don Giovanni De Rosa
In questa domenica la Chiesa ci riporta nella notte più triste (per certi versi) del mondo, l’ultima chiacchierata di Gesù con gli amici che prosegue a tavola. Dopo aver parlato di meta e di indirizzo, Gesù va al cuore, e parla di amore, anteponendo un se: l’amore è sempre condizionale, poiché prevede un tuo “sì”, una tua risposta. Il se consiste nella decisione di osservare i suoi comandamenti, un osservare di chi fa la guardia, ben attento a non farsi rubare un tesoro prezioso. Chi osserva è custode, e intende mantenere intatto ciò che ritiene importante.
L’amore è la risorsa fondamentale e insostituibile: quelle che chiamiamo pazzie d’amore sono gesti che vanno oltre ogni logica e il buon senso, ma fatti per amore di qualcuno. Se ami, non sarà la fatica a fermarti, e neanche il buon nome o il rispetto umano: ti esponi a colossali figuracce in nome dell’amore! Gesù ci regala una chiave fondamentale per vivere il vangelo: l’amore.
Allora in questa settimana cerchiamo di farlo nostro questo dono fondamentale che Gesù ci dona. Che non sia solo puro egoismo ma possa essere Amore condiviso fraternamente con gli altri.
don Mario Malpera
Si torna in chiesa, tutti assieme: la gioia di ritrovarci non sia offuscata dall’ansia di osservare tutte le minuziose regole che ci sono proposte. Non abbiamo paura, anche noi anziani! Pensiamo alla bellezza del poterci unire a Gesù vivo nei suoi sacramenti. E ricordiamogli quelli che “sono andati avanti” perché li accolga nella casa del Padre.
don Marco Zaina
“…pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”.
Così dice Pietro nella sua lettera. Sempre pronti. Per chi ha vissuto o vive lo scoutismo, questa espressione ha un significato non da poco: “Estote parati”.
Banalmente potrebbe essere considerato un invito alla consapevolezza che bisogna essere sempre pronti ad entrare in azione, non appena ve ne fosse il bisogno.
Ma Pietro propone qualcosa di più: pronti a rendere ragione, a dare spiegazione, a motivare la speranza che ci sostiene, che ci dà forza. In pratica, se a fronte del nostro vivere cristiano ci venisse chiesto: “Perché lo fai? Chi te lo fa fare?” , dovremmo poter rispondere in maniera credibile “Perché amo”.
Siamo pronti a rispondere così?
fra Roberto Benvenuto
La Parola di questa Domenica ci dona un messaggio che scalda il cuore e ci offre una prospettiva di vita buona. Innanzitutto ci parla di “gioia”, quella che solo la fede nel Risorto può realizzare. In Lui tutto assume un significato nuovo, anche la sofferenza che stiamo vivendo in questo tempo. La gioia qualifica la vita di ogni cristiano, che in Gesù trova sempre la forza di rialzarsi e di ripartire.
Gesù poi ci fa molte promesse speciali, tra le quali il dono dello Spirito della verità. È la promessa che il suo amore per noi non avrà mai fine. Promessa che si attua se il nostro amore per Lui resterà vivo. E allora coraggio sorelle e fratelli, la gioia del Signore sia la nostra forza e il nostro sostegno, ripartiamo con amore, fedeli al Signore e ai suoi comandamenti, parole di luce che orientano la strada della nostra vita.
don Remo Ceol
Venerdì scorso è stata la giornata di preghiera e digiuno contro la pandemia cui hanno partecipato tutte le religioni, fondata sul documento “Sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmato da Sua Santità papa Francesco e “Grande Imam di Al- Azhar Ahmad Al -Tayyeb il 4 febbraio 2019. Mi pare che ci faccia bene rileggere alcuni passaggi introduttivi.
“La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere.
Partendo da questo valore trascendente, in diversi incontri dominati da un’atmosfera di fratellanza e amicizia, abbiamo condiviso le gioie, le tristezze e i problemi del mondo contemporaneo, al livello del progresso scientifico e tecnico, delle conquiste terapeutiche, dell’era digitale, dei mass media, delle comunicazioni; al livello della povertà, delle guerre e delle afflizioni di tanti fratelli e sorelle in diverse parti del mondo, a causa della corsa agli armamenti, delle ingiustizie sociali, della corruzione, delle disuguaglianze, del degrado morale, del terrorismo, della discriminazione, dell’estremismo e di tanti altri motivi.
Da questi fraterni e sinceri confronti, che abbiamo avuto, e dall’incontro pieno di speranza in un futuro luminoso per tutti gli esseri umani, è nata l’idea di questo »Documento sulla Fratellanza Umana « . Un documento ragionato con sincerità e serietà per essere una dichiarazione comune di buone e leali volontà, tale da invitare tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli.”