due parole per domenica 31 maggio, solennità di Pentecoste

don Marco Zaina:
Gesù Risorto si presenta ai suoi, ancora tremanti, smarriti e pieni di paura per quanto gli era accaduto negli ultimi tre giorni.
Le sue prime parole sono espressione di un dono che vuol aiutarli vincere la paura:  PACE A VOI.
Poi l’invio in missione: COME IL PADRE HA MANDATO ME ANCHE IO MANDO VOI.
Poi un altro dono, che darà loro forza e li guiderà: RICEVETE LO SPIRITO SANTO.
Infine lo scopo della missione: A COLORO A CUI PERDONERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI; A COLORO A CUI NON PERDONERETE, NON SARANNO PERDONATI.
Quale grande compito e responsabilità Gesù trasmette ai suoi!!! Perdonare. Ma non solo. Non si tratta di eseguire un ordine: PERDONATE. E non è nemmeno decidere chi merita di essere perdonato e chi no.
Piuttosto è un condividere con gli apostoli il grande mistero della Misericordia di Dio, per far loro capire ciò che dovranno vivere e insegnare: quando si perdona si ama, e quando si ama si perdona; ma quando non si perdona, non si ama; e quando non si ama, non si perdona.

fra Roberto Benvenuto:
La Pentecoste, festa che conclude il tempo Pasquale, ci parla del dono dello Spirito Santo. È difficile parlare dello Spirito, non ne conosciamo i tratti, infatti le Scritture ce ne parlano attraverso i simboli quali il vento, il fuoco, la colomba….  Dello Spirito conosciamo invece soprattutto i frutti che scaturiscono dall’averlo ricevuto in dono. Come il parlare tutte le lingue degli uomini, segno evidente che la Chiesa nasce per essere cattolica, cioè universale. Come i doni o carismi, che ciascuno di noi ha in modi diversi, ma che arricchiscono un unico corpo, il corpo di Cristo che è la sua Chiesa. Come il perdono dei peccati attraverso il Sacramento della Riconciliazione, che ci rende ogni volta nuove creature. Come la pace, che donataci da Gesù risorto è amore che vince ogni male, compresa la morte. Lo Spirito Santo è dunque un dono di doni molteplici, che la Chiesa, e cioè ciascuno di noi, rende visibili con i frutti buoni che siamo chiamati a realizzare nella nostra vita.  Inoltre per San Francesco lo Spirito Santo ci fa un dono speciale, ci rende sposi del Signore: “Siamo sposi, quando l’anima fedele si unisce al Signore nostro Gesù Cristo per virtù di Spirito Santo” (FF.FF178/2).

don Remo Ceol:
Pentecoste: la discesa dello Spirito Santo. Mi ha sempre colpito il movimento in verticale: discesa Incarnazione; salita Ascensione; discesa Pentecoste. Se poi vogliamo: SS. Trinita’ in cielo e Corpus Domini in terra.
Quest’ anno ho scoperto l’ “acqua calda”, ma comunque per me e’ importante. Qual’e’ la missione di Gesu’? Non fonda una religione, non e’ un maestro di morale; Gesu’ dona lo Spirito Santo. Il Figlio di Dio si incarna e prende dimora nella nostra ” carne”. Lo Spirito Santo, e questa e’ la missione di Gesu’, prende dimora nel nostro spirito. Il Vangelo di Giovanni lo dice chiaramente: Gesu’ ci dona lo Spirito e questo resta con noi per sempre.  Non dobbiamo pregare per ricevere lo Spirito: dobbiamo pregare perche’ diventiamo consapevoli della Sua presenza. E’ grazie a questo dono, a questa Sua inabitazione in noi, che possiamo collaborare allo sviluppo del Regno di Dio, Regno per cui Gesu’ e’ vissuto, ha parlato, ha agito, e’ morto ed e’ risorto.

don Giovanni De Rosa:
Ci avete mai pensato che cosa hanno in comune Gesù risorto e lo Spirito Santo? Hanno in comune che amano entrare dove le porte sono chiuse! L’hanno fatto entrambi, tra l’altro proprio nello stesso locale, il cenacolo di Gerusalemme. E con le stesse persone lì riunite: Maria e i discepoli. L’effetto di questo attraversamento è la nascita della Chiesa. Accadde a Pentecoste. Ma sarà che avviene anche adesso? Sarà che le Persone della divina Trinità usano ancora infilarsi in luoghi dove nessun altro potrebbe presentarsi se non dopo previo annuncio? In questo periodo abbiamo (forse) riscoperto che anche le nostre case possono essere luoghi di preghiera e il Signore quest’anno è entrato lui da noi a portarci la luce nei nostri cuori e nelle nostre vite.
A Pentecoste, attorno alla Vergine Madre gli apostoli sono perseveranti e concordi nella preghiera? (At 1,14). Che bello sentire e leggere oggi questo visto che oggi termina anche il Mese di Maggio, mese per eccellenza di preghiera alla nostra madre Maria. Come vedete la Parola è e continua ad essere viva e sempre nuova, quale grazia!!!
Probabilmente abbiamo recepito che Dio agisce amorevolmente con tutti noi. In altre parole, Dio viene per sua scelta, e viene gratis! È una sua decisione di amore, è una sua fedele perseveranza di cura, è una sua comune – trinitaria – passione per l’uomo. Per tutti noi. Allora oggi ringraziamo in modo semplice il Signore per il dono dello Spirito Santo che ci dona amore e speranza nel sentirci fratelli e sorelle.

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