don Marco Zaina:
Leggendo il brano di Isaia, dai primi versetti sembra di trovarsi di fronte ad un avviso pubblicitario molto coinvolgente: “Venite, comprate, mangiate..”; e apparentemente altrettanto conveniente: “comprate senza denaro, senza pagare…. GRATIS!!!!”.
Ma poi si comprende che non si tratta di un’occasione commerciale da non perdere.
La domanda che segue infatti è un invito a riflettere: “Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?”
Non ci si può non porre alcune domande: Che cosa sto cercando? Per cosa sto vivendo? Cosa è importante per la mia vita?
La lettura prosegue con un ulteriore invito, che sa di benevola e paterna esortazione, di invito a fidarsi: “Su, ascoltatemi e mangerete cose buone….”.
Tutto questo anticipa ciò che sarebbe accaduto al Giordano al tempo di Giovanni il Battista. Gesù: ecco Chi cercare, Chi seguire, Chi ascoltare, Chi ricevere, di Chi fidarsi, di Chi nutrirsi.
don Giovanni De Rosa:
Il periodo natalizio trova il suo culmine in questa festa del Battesimo di Gesù. In questo giorno siamo chiamati a fare tesoro delle grazie ricevute, o meglio del bene ricevuto nel lungo tempo che è trascorso tra l’inizio dell’Avvento e la festa di oggi, e a camminare con Lui sulle strade della vita con coraggio, perché Lui ci è accanto. In questo periodo trascorso abbiamo imparato ad alzare lo sguardo e non abbassarlo ai nostri piedi. Oggi impressiona vedere il Figlio di Dio fatto uomo che si mette in fila con i peccatori per essere Lui stesso battezzato da Giovanni. Gesù vuole veramente essere uomo come noi; infatti Lui è il Dio-con-noi. E così ecco che Gesù da quel giorno produrrà un frutto che Giovanni aveva predetto: “Lui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” E’ l’irruzione della forza trasformante dello Spirito Santo che si propagò in tutto il mondo per Amore. E questa irruzione si potrà realizzare nella nostra anima attraverso il cammino della conversione. Ma il Vangelo oggi ci fa anche ricordare che come Gesù è proclamato “Figlio prediletto” del Padre, anche noi con il Battesimo siamo diventati realmente figli, amati da Lui in ugual modo. Rinnovati a immagine di Cristo, siamo chiamati a vivere un’esistenza trinitaria in un cammino di santità e di testimonianza. Ne siamo consapevoli?