due parole per domenica 6 giugno 2021 – Solennità del Corpo e Sangue del Signore B

don Giovanni De Rosa:
L’evangelista Marco ci presenta il racconto dell’Ultima Cena. Gesù diventa per noi luce, forza e vita. Questo Pane di vita è giunto fino a noi! Papa Francesco ci ricorda che per noi cristiani “c’è un pericolo, quello di disgregarci, di svilirci”. Cosa vuol dire questo per noi? Noi ci disgreghiamo quando non siamo docili alla Parola del Signore, non viviamo la fraternità, gareggiamo per occupare i primi posti, non troviamo il coraggio di testimoniare la carità, non siamo capaci di offrire speranza”. E ci “sviliamo” quando ci lasciamo intaccare dalle idolatrie del nostro tempo: mettere l’io al centro di tutto. Invece, oggi, ci viene detto che l’Eucarestia è segno dell’amore di Cristo; quando diventa nostro cibo e bevanda, rende “Cristo presente in mezzo a noi” e perciò ci chiede, anzi esige che la forza dell’Amore superi ogni lacerazione e diventi comunione anche con i più poveri. E allora, oggi, in ogni Eucarestia, guardiamo a Lui, abbeveriamoci alla sua fonte: sperimenteremo la grazia di una trasformazione. Solo così potremo portare ai fratelli e sorelle il Suo Amore.

don Marco Zaina:
Leggendo il vangelo di questa domenica non possiamo non osservare che i discepoli chiedono a Gesù dove andare a preparare perché Lui possa mangiare la Pasqua. La risposta di Gesù è ben chiara ma prevede che Gesù mangerà la Pasqua con i suoi discepoli.
Forse i discepoli volevano fare una sorpresa a Gesù, perché festeggiasse bene la Pasqua (nemmeno immaginavano che Pasqua sarebbe stata per Gesù!!!); pensandoci, tra l’altro, quella non era la prima Pasqua che vivevano insieme.
Gesù invece li vuole con sé, pianamente partecipi di quella Pasqua straordinaria. E sappiamo molto bene come andò a finire….
Mi chiedo cosa avrebbero fatto gli apostoli quando incontrando Gesù per la prima volta, e sentendosi chiedere di seguirlo, avessero saputo cosa avrebbero visto, sentito, sopportato e fatto in seguito. Avrebbero forse declinato l’invito? O avrebbero accettato ugualmente?
Fortunatamente hanno accettato.
Anche noi abbiamo accettato l’invito di Gesù alla Pasqua Settimanale, la Domenica. A differenza degli apostoli però sappiamo già cosa vedremo, sentiremo, sopporteremo, faremo. Accostarci alla mensa eucaristica altro non è che confermare il nostro impegno di donne e uomini che si donano per un mondo migliore.

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