don Giovanni De Rosa:
Oggi il bambino del Presepio si fa uomo completo, maturo e rispettabile, e arriva il momento nel quale deve lavorare nell’opera che il Padre le ha confidato. È la fase preparatoria della sua missione che lo condurrà fino alla Croce. Ci troviamo al suo primo atto della sua vita pubblica, dove viene investito come Messia. Il battesimo di Gesù serve anche a mostrare che Egli si identificava con i peccatori. Quindi oltre a essersi fatto uomo/bambino si immedesima anche con noi peccatori. Ma il suo battesimo serve anche come simbolo per tutti i peccatori che nel battesimo muoiono con Lui, si liberano dal peccato e riescono a camminare nella novità di vita. Mi sono soffermato a quando Giovanni esitò a battezzare Gesù che era senza peccato, Gesù rispose che era opportuno “adempiere ogni giustizia”. Dicendo ciò Egli alludeva alla giustizia che concede a tutti coloro i quali vengono a Lui per scambiare il proprio peccato con la Sua. Quindi oggi siamo chiamati a riflettere anche sul nostro Battesimo. Anche noi siamo stati rinnovati a immagine di Cristo, siamo chiamati a vivere un’esistenza trinitaria in un cammino di santità e di testimonianza. Buon cammino a tutti.
don Marco Zaina:
In occasione del giorno in cui la Chiesa celebra il battesimo di Gesù, ecco alcuni pensieri che possono aiutare a riflettere su questo sacramento, su questo dono che abbiamo ricevuto.
La parola battesimo fa venire in mente l’acqua. E sappiamo che l’acqua significa vita.
L’acqua richiama l’azione del lavare. Con l’ausilio di qualche detersivo i capi lavati diventano puliti. Se poi il detersivo è profumato, c’è anche quello che definiamo il profumo di pulito.
Ma l’acqua richiama anche l’azione del lavarsi. Anche qui: con l’ausilio di sapone, magari arricchito di qualche essenza, abbiamo l’effetto “profumo di pulito”.
Un’immagine che riassume tutto questo:
la mamma che fa il bagnetto al proprio bambino, di pochi mesi.
Quanta attenzione a che l’acqua non sia troppo calda né troppo fredda; ad usare l’apposito sapone senza che gli vada negli occhi; ad immergere il bambino nella vaschetta dell’acqua, o a versargli l’acqua sul corpo, sul capo per rimuovere il sapone, ad avvolgerlo con materna cura nel panno morbido per asciugarlo con delicatezza.
Ecco: Dio ci immerge nell’acqua, ci asperge con l’acqua per pulire il nostro cuore, per farci profumare del dono dello Spirito Santo, che è amore. Ci desidera puliti e arricchiti di un “profumo” che non si esaurirà mai: il profumo dell’amore.
Mi sia permesso dire (e credo che il Buon Dio potrebbe essere d’accordo) che in fin dei conti Dio per mostrarci che ci vuol bene e vuole il nostro bene, non ha fatto altro che copiare la mamma mentre ci faceva il bagnetto…..